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In questo libro Angelika Riganatou, scrittrice e, per mestiere, veterinaria on the road, racconta il suo viaggio quotidiano nel mondo (... animale?), a metà tra memoir e reportage. Visita con scrupolo i mattatoi - "un curioso mix di ospedale e fabbrica, se si guardano le tute bianche, le guidovie, le piastrellature fino al soffitto, e, naturalmente, se si escludono dalla vista i laghi di sangue" -, da osservatrice partecipe ma forzosamente fredda vede sfilare le carcasse, fa esami trichinoscopici, ritrae con verosimiglianza i corpulenti macellatori intenti agli squartamenti, così come registra gli "al lupo al lupo!" degli allevatori, fa le autopsie ai vitelli, macinando chilometri con la sua automobile alla ricerca delle fattorie nelle campagne marchigiane; ed è una puntuale lotta con un logorante senso di impotenza. Con un tono sapientemente agrodolce, sempre giocato tra il comico e il grottesco, con una prosa leggera e divertita che riesce a illuminare un universo a molti di noi sconosciuto, l'autrice racconta la bellezza e insieme l'orrore, sotterraneo e selvaggio, dell'esistenza.